La nostra casa è a Ceglo, a ridosso del confine sloveno-italiano, mentre le nostre vigne sono in parte nel uno e in parte nel altro paese. In tutto lavoriamo 14 ettari di vigneti, quattro in Italia e dieci in Slovenia. Le condizioni naturali sono il suolo, la posizione geografica e il clima: la loro combinazione ci offre condizioni uniche per la crescita della vite e la maturazione di molti vitigni. Questo era noto già agli antichi romani, in quanto la storia enoica nel nostro paese risale all'antichità, quando la vicina Aquileia fu un importante centro commerciale.

In gergo, il nostro terreno viene chiamato opoka (ponca, al di là del confine) ed è costituito da sottili strati sedimentari, nei quali si ripetono ciclicamente calcare pelagico, argilla e arenaria. Per i geologi questo è semplicemente il flysch dell'Eocene, creatosi in periodo quando le nostre terre erano sommerse dai mari, cioè dai 50 a 30 milioni anni fa. A vederlo, sembra una roccia compatta, ma sottoposto all'erosione si decompone, creando le condizioni ideali per la crescita della vite. Opoka non ha molto materiale organico, però e ricca di minerali e sali. Le viti non vengono stimolate alla crescita rigogliosa e abbondante, ma sono incoraggiate a cercarsi il cibo il più profondo possibile. Così le radici trasferiscono la mineralità del terreno all'uva; questa sapidità diventa quindi uno dei punti di forza dei nostri vini.

La nostra cantina, che è il cuore di tutta la tenuta, si trova alla latitudine 45°58'35'', cioè nella zona nota per le migliori condizioni al mondo per la crescita della vite: un po' più a nord rispetto a Bordeaux e un po' più a sud di Borgogna. Siamo posizionati fra le Alpi Giulie occidentali e il Golfo di Trieste, il più settentrionale del Adriatico: le alte vette al nord e le spiagge sabbiose al sud sono distanti solo poche decine di chilometri. Il Mediterraneo dà corpo al vino, le brezze di montagna ne preservano la freschezza, dando cosi un ulteriore fascino ai vini con un profumo delicato. Il terreno è collinare, l'altitudine dei nostri vigneti è compresa tra 80 e 200 metri.

Le condizioni climatiche non si possono inventare; se ciò fosse fattibile, i viticoltori sceglierebbero con grande probabilità il tipo di clima che domina a Brda. Durante l'inverno i vigneti vengono raramente imbiancati: quando questo accade anche gli adulti gioiscono come bambini, subendo il fascino delle colline innevate. Pioggia primaverile risveglia la natura: tutto germoglia e fiorisce, i ciliegi si vestono a festa. Le estati sono soleggiate ma non troppo calde, con sufficienti precipitazioni per evitare la siccità. L'autunno ci permette di vendemmiare in piena tranquillità, però la natura, sebbene vestita con colori vivaci, si sta già preparando per l'ibernazione, per la nuova nascita...

Il nostro compito è quello di imparare ad usare questi vantaggi naturali per ottenere qualità eccezionali. Dobbiamo scegliere il posto giusto per ogni varietà e impostare adeguatamente il metodo di allevamento ogni vitigno. I nostri vigneti sono ad un'altitudine tra 80 a 200 metri con le terrazze esposte a sud. Questo permette ai vitigni un vero e proprio bagno solare che continua dalla prima mattina fino a tarda sera. L'interspazio tra le viti è di 0,8m, tra i filari 2,30m: la densità media è compresa tra 4.500 e 6.000 ceppi per ettaro. Il sistema adottato è guyot singolo, adoperiamo soltanto concimi organici naturali, i vigneti sono inerbati, la vendemmia è manuale, in cassette. La resa media per ettaro è inferiore a 70 quintali di uva il che corrisponde a 50 ettolitri di mosto. In altre parole, ogni vite dà vita a meno di un litro di vino. Il più antichi vigneti tuttora in produzione sono stati piantati negli anni Sessanta e noi ci sforziamo di mantenerli a lungo in buona salute.